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Stagione 2023 - So-stare. Cercare nuovi equilibri in un mondo incerto L’Ordine degli Psicologi della Lombardia inaugura la nuova stagione di eventi della Casa della Psicologia dedicati al grande pubblico che da quest’anno riprenderanno interamente in presenza nella bella cornice di Piazza Castello ma con la possibilità di partecipare a distanza grazie al completo rinnovo degli impianti audio e video. Forte del successo delle stagioni precedenti l’OPL ha infatti voluto investire per garantire a tutti la possibilità di partecipare agli eventi attraverso l’annullamento della distanza che la tecnologia ci permette e conservando così uno dei pochi lasciti positivi della pandemia.

Inaugurata nel 2015, la Casa della Psicologia è nata come luogo di pensiero e di incontro, dove esponenti di differenti discipline e del mondo della cultura, si confrontano, si conoscono, sviluppano letture articolate del mondo e dell’attualità, cercando di adottare la logica della complessità e dell’inclusione. E in quest’ottica, la lente della Psicologia (e delle Discipline Psicologiche), rappresenta uno strumento importantissimo, proprio per quella trasversalità, insita nella sua natura di scienza composita.

Quest’anno la Casa della Psicologia ha deciso di proseguire il confronto sulla contemporaneità assumendo come punto di fuga della riflessione il senso di incertezza e il crollo della stabilità che hanno caratterizzato gli ultimi anni. Un ambiente sufficientemente stabile e prevedibile, ci dicono la psicologia e anche il senso comune, è uno degli elementi che contribuisce a facilitare lo sviluppo dei bambini, a sostenere un approccio aperto e fiducioso verso il futuro nelle giovani generazioni ed è un fattore che incide sulla serenità e sulla propensione degli adulti a “investire” nelle progettualità di lungo termine.

Gli eventi che hanno caratterizzato gli ultimi tre anni: pandemia, guerra, rallentamento dell’economia, inflazione e cambiamento climatico hanno scosso il senso di continuità che negli anni ciascuno di noi aveva costruito, costringendoci a guardare con occhi diversi al futuro, alla nostra organizzazione sociale e a noi stessi. Ma se, come dice Bauman, «la vita si vive nell’incertezza, per quanto ci si sforzi del contrario» allora è necessario rendere questa incertezza oggetto di riflessione per individuare e condividere come affrontarla e renderla occasione di cambiamento. D’altra parte è possibile che proprio questa situazione ci aiuti a superare i difetti del nostro modo di vivere spingendoci a prendere atto della nostra finitezza di fronte alla natura (della quale facciamo parte) e dell’impossibilità di controllarla, aiutandoci a trattarla come parte di noi e non come un elemento sul quale esercitare il nostro dominio.

Per dare risposte a questi interrogativi possiamo fare tesoro di tutto quello che abbiamo appreso o riscoperto durante gli ultimi anni a partire dalla centralità delle relazioni nella nostra vita, strumenti indispensabili nell'incessante ricerca della felicità che caratterizza la società umana contemporanea,  ricerca che non può prescindere dalla necessità di tornare a sperimentare fiducia, quella che caratterizza i rapporti umani, ma anche quella che si stabilisce tra i cittadini e le istituzioni chiamate a governare la complessità delle nostre organizzazioni sociali e quella - da tempo in crisi - che dovrebbe animare i rapporti tra le generazioni.

La fiducia è però l’esito di processi di confronto e di ascolto che facciamo fatica a promuovere e governare, frastornati dalla quantità di informazioni disponibili, dall’assenza di strumenti di lettura condivisi e dall’abitudine - sempre più diffusa dai social network - di esprimere le proprie opinioni senza aver ascoltato e fatto sedimentare quelle altrui. Si potrebbe dire che all’interno nelle nostre interazioni quotidiane con il mondo dobbiamo riscoprire il valore del silenzio inteso come momento di contatto con se stessi e con gli altri per capirci e costruire comunità più coese e armoniose.

È con questo spirito che la Casa della psicologia affronta la stagione degli eventi 2023 per imparare a stare e sostare insieme, in dialogo, in ascolto, con rispetto e curiosità per l’altro in questi tempi incerti.
Stagione 2023 - So-stare. Cercare nuovi equilibri in un mondo incerto L’Ordine degli Psicologi della Lombardia inaugura la nuova stagione di eventi della Casa della Psicologia dedicati al grande pubblico che da quest’anno riprenderanno interamente in presenza nella bella cornice di Piazza Castello ma con la possibilità di partecipare a distanza grazie al completo rinnovo degli impianti audio e video. Forte del successo delle stagioni precedenti l’OPL ha infatti voluto investire per garantire a tutti la possibilità di partecipare agli eventi attraverso l’annullamento della distanza che la tecnologia ci permette e conservando così uno dei pochi lasciti positivi della pandemia.

Inaugurata nel 2015, la Casa della Psicologia è nata come luogo di pensiero e di incontro, dove esponenti di differenti discipline e del mondo della cultura, si confrontano, si conoscono, sviluppano letture articolate del mondo e dell’attualità, cercando di adottare la logica della complessità e dell’inclusione. E in quest’ottica, la lente della Psicologia (e delle Discipline Psicologiche), rappresenta uno strumento importantissimo, proprio per quella trasversalità, insita nella sua natura di scienza composita.

Quest’anno la Casa della Psicologia ha deciso di proseguire il confronto sulla contemporaneità assumendo come punto di fuga della riflessione il senso di incertezza e il crollo della stabilità che hanno caratterizzato gli ultimi anni. Un ambiente sufficientemente stabile e prevedibile, ci dicono la psicologia e anche il senso comune, è uno degli elementi che contribuisce a facilitare lo sviluppo dei bambini, a sostenere un approccio aperto e fiducioso verso il futuro nelle giovani generazioni ed è un fattore che incide sulla serenità e sulla propensione degli adulti a “investire” nelle progettualità di lungo termine.

Gli eventi che hanno caratterizzato gli ultimi tre anni: pandemia, guerra, rallentamento dell’economia, inflazione e cambiamento climatico hanno scosso il senso di continuità che negli anni ciascuno di noi aveva costruito, costringendoci a guardare con occhi diversi al futuro, alla nostra organizzazione sociale e a noi stessi. Ma se, come dice Bauman, «la vita si vive nell’incertezza, per quanto ci si sforzi del contrario» allora è necessario rendere questa incertezza oggetto di riflessione per individuare e condividere come affrontarla e renderla occasione di cambiamento. D’altra parte è possibile che proprio questa situazione ci aiuti a superare i difetti del nostro modo di vivere spingendoci a prendere atto della nostra finitezza di fronte alla natura (della quale facciamo parte) e dell’impossibilità di controllarla, aiutandoci a trattarla come parte di noi e non come un elemento sul quale esercitare il nostro dominio.

Per dare risposte a questi interrogativi possiamo fare tesoro di tutto quello che abbiamo appreso o riscoperto durante gli ultimi anni a partire dalla centralità delle relazioni nella nostra vita, strumenti indispensabili nell'incessante ricerca della felicità che caratterizza la società umana contemporanea,  ricerca che non può prescindere dalla necessità di tornare a sperimentare fiducia, quella che caratterizza i rapporti umani, ma anche quella che si stabilisce tra i cittadini e le istituzioni chiamate a governare la complessità delle nostre organizzazioni sociali e quella - da tempo in crisi - che dovrebbe animare i rapporti tra le generazioni.

La fiducia è però l’esito di processi di confronto e di ascolto che facciamo fatica a promuovere e governare, frastornati dalla quantità di informazioni disponibili, dall’assenza di strumenti di lettura condivisi e dall’abitudine - sempre più diffusa dai social network - di esprimere le proprie opinioni senza aver ascoltato e fatto sedimentare quelle altrui. Si potrebbe dire che all’interno nelle nostre interazioni quotidiane con il mondo dobbiamo riscoprire il valore del silenzio inteso come momento di contatto con se stessi e con gli altri per capirci e costruire comunità più coese e armoniose.

È con questo spirito che la Casa della psicologia affronta la stagione degli eventi 2023 per imparare a stare e sostare insieme, in dialogo, in ascolto, con rispetto e curiosità per l’altro in questi tempi incerti.
Video Casa della Psicologia - 2023